Acquarello su carta firmato in basso a destra con lievi imperfezioni sul foglio con cornice non coeva.

Opera di Enrico Ghisolfi nato a Barolo nel 1837 e deceduto a Torino nel 1918.

All'Albertina di Torino fu allievo di Ernesto Allason, da cui derivò la predilizione per il paesaggio, che tuttavia trattò con più pacato realismo, non disinformato delle conquiste del naturalismo francese, dei pittori di Rivara e dell'amico Vittorio Avondo. Le agiate condizioni della famiglia gli consentirono un esercizio della professione senza l'asillo di problemi di sopravvivevenza, si che la sua produzione risultò assai meditata e selezionata. Sovente affrontò impegnativi formati. La sua opera è quindi rara e difficilmente valutabile prorpio perché infrequentemente disponibile sul mercato.