
C'era una volta a... Chesterfield
Pubblicato il 03/07/2021
Storia di un'icona di stile e design
/ ches·ter·field ] n.m.
1. divano (m.) imbottito
2. soprabito (m.) lungo a un petto solo.
Il divano Chesterfield è un classico, si è ormai piazzato in prima linea come icona del design vintage, ma a c'è un po' di confusione intorno all'origine del suo nome.
Paul Fleming, quarta generazione dei mobilieri Fleming Howland, la cui azienda ha conquistato il diritto di copyright sul nome 'Chesterfield', afferma che è un mistero:
« Li produciamo da anni, abbiamo fatto ricerche nei musei e non abbiamo trovato un singolo pezzo di carta! »
Certo ci sono degli aneddoti.
Alcuni dicono che sia stato battezzato così dopo il quarto conte di Chesterfield, Phillip Stanhope, che commissionò il primo divano in pelle con il suo distintivo.
Altri ritengono che derivi dal nome della città di Chesterfield, nel Derbyshire.
Altrove si racconta che si riferisca allo stile di abbottonatura della pelle, alla forma del divano posteriore e persino all'altezza del sedile uguale a quello dei braccioli.
L'unica verità concreta è che sono tutte teorie valide ma non confermate, sono leggende.
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Al contrario, il termine “Club” associato ai Chester trae origine dalla composizione delle sedute: molto squadrate e con braccioli bassi, favorivano per questo la partecipazione alla conversazione senza impedimenti visivi ai lati della testa
Originariamente erano addirittura dotate di rotelle e consentivano nei Circoli dei nobili inglesi di comporre o scomporre i gruppi di conversazione con estrema facilità.
La comodità, la rapidità con le quali si creavano isole di colloquio imposero questi divani e poltrone nelle sedi delle associazioni nobiliari e nei circoli sportivi della haute.
* in fotografia (sotto) :
⇥ Chester Club 2 posti 1960s, Inghilterra
⇥ Chester Club 3 posti 1960s, Inghilterra