- MarcaEnicar
- ModelloDaydate
- Anno1970 ca
- MovimentoAutomatico a rotore
- Tipo di MovimentoAlprosa - enicar nr 167
- CassaAcciaio
- QuadranteGiallo e grigio
- Stato quadrantePerfetto
- Stato vetroperfetto
- Con Scatola No
- Stato conservazioneRestaurato
- Larghezza (compresa corona)37 mm
- Codice M20044
Enicar Daydate, 1970 ca
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INTERVENTI
Revisione integrale e lucidatura cassa, vetro, quadrante.
MOVIMENTO
alprosa - enicar nr 167
LA STORIA
La storia della Azienda di orologeria Enicar, ebbe inizio il 1° ottobre 1913, quando Ariste Racine (1889-1958), insieme a sua moglie Emma Blatt fondò la propria impresa a Chaux-de-Fonds, in Rue du Crêt 24, scegliendo, come ragione sociale, il termine che deriva dalla lettura inversa del proprio cognome, essendo il marchio “Racine” già registrato da Jules Racine Senior nel 1890.
Nel 1918, nella nuova fabbrica cominciarono a produrre propri movimenti, che recavano il marchio AR inscritto in un pentagono; fino ad allora avevano usato dei principalmente movimenti di Adolphe Schild (AS); inoltre, i movimenti rifiniti senza casse erano esportati nel nuovo mondo.
Nel 1956 venne introdotto il primo cronometro a carica automatica, basato su calibro Felsa 1560.
E fu proprio nel 1956 che Enicar, in certo modo, andrà alla ribalta delle cronache: il 18 maggio 1956 una spedizione di alpinisti svizzeri in Himalaya attuò con successo per la prima volta la scalata del Monte Lhotsé (8.516 metri) e dell' Everest (8.848 metri) con soli sei giorni d'intervallo. Tutti i membri della spedizione, guidati da Albert Eggler, indossavano una versione speciale dell’orologio Enicar Ultrasonic Seapearl, che rivelò grande resistenza agli urti, alle temperature estreme (da -45 a + 45), alle variazioni importanti di pressione e all’umidità.
Fedeli come uno sherpa, gli orologio Enicar Ultrasonic hanno dimostrato di essere degni della fiducia riposta su di essi. Non hanno cessato di indicare l’ora con la più rigorosa esattezza e la sua impermeabilità si rivelata ancora una volta di assoluta efficacia. Gli orologi Enicar Ultrasonic sono consigliati soprattutto agli sportivi, ai sub, ai navigatori, ai membri delle forze armate e a tutti coloro che richiedono per la loro attività uno strumento di alta precisione e di sicura affidabilità…”.
Enicar battezzò i propri orologi con il nome delle guide indigene che accompagnavano le spedizioni himalayane: "Sherpas", (in seguito scomparirà la “s” finale), registrando il marchio il 6 novembre 1956.
I movimenti degli orologi “Sherpa” saranno forniti da Ebauches S.A. (ETA) e A. Schild (A.S) fino al 1962, quando la casa terminerà lo sviluppo di calibri fabbricati presso il proprio stabilimento.
Nel 1958 l’Azienda presentò un subacqueo, lo Sherpa Ultrasonic Dive, impermeabile fino a 200 metri, i cui esemplari vennero indossati dai componenti della spedizione scientifica svizzera che, con a capo Jean Lugeon, direttore dell’Istituto elvetico di meteorologia, raggiunse Murchison Bay, ad 80 gradi di latitudine nord, scelta come punto di osservazione in occasione dell’Anno geofisico internazionale. Gli orologi resistettero alle temperature artiche, alle intemperie e ad una immersione di circa due ore nel corso di un difficile ammaraggio con un idrovolante messo a disposizione dall’ aviazione militare svedese.
Da quel momento in poi la collezione Enicar incluse altri modelli come gli "Sherpa World Time", con l’indicazione di un secondo fuso orario "Sherpa Star”, "Sherpa Jet" e cronografi “Sherpa" in varie esecuzioni.
Poco più di due anni dopo, nel 1962, Enicar poteva produrre il suo proprio calibro automatico, il calibro AR 1125. . I calibri delle serie 112x (11,50 "') e 114x (11,75 "’) erano chiamati "Rubyrotor", alcuni dei quali con 33 rubini; questi eccellenti movimenti automatici sono ancor’oggi utilizzati da Chronoswiss per alcuni suoi modelli.
Il primo orologio da polso cronometro automatico “Enicar” è stato chiamato "Enicar Supertest" dotato del calibro AR 1124, 30 rubini, alias Calibro 30 Supertest, sebbene non fosse ufficialmente un cronometro poiché non era stato ufficialmente testato presso un Ufficio cronometrico; Enicar controllava l'orologio in Azienda, con una procedura della durata di tre giorni, ammettendo una tolleranza massima di 5 secondi ed accompagnando ogni esemplare con un certificato con tutti i risultati del test.
Gli orologi svizzeri Enicar, prodotti tra il 1913 ed il 1988, erano e sono orologi da polso affidabili, capaci di uguagliare in qualità gli orologi prodotti da altre famose Aziende e ancor oggi, sui mercati dell’usato, sono ricercati gli esemplari più antichi marchiati AR.
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Oggetto: Enicar Daydate, 1970 ca