Parecchi sono stati gli orologi realizzati per l'aviazione, e per molti di questi se ne parla sul web, ma questa volta stiamo volando molto in alto con questo nostro Breitling Cosmonaute Chrono-Matic degli anni ‘70 con quadrante a 24 ore.
Il Cosmonaute insieme al Navitimer sono stati i sostenitori di punta della linea dei modelli Breitling.
Nel 1958, l'astronauta della NASA tenente comandante Malcom Scott Carpenter contattò Breitling per suggerire la realizzazione di una versione a 24 ore del loro già popolare cronografo Navitimer a 12 ore.
La richiesta di un orologio con quadrante a 24 ore nasceva dall’esigenza di distinguere, nell’oscurità dello spazio cosmico, se le comunicazioni con la terra avvenissero di giorno oppure di notte, e dell’effettivo trascorrere del tempo; così il grande quadrante a 24 ore garantiva proprio questo, bastava un semplice colpo d’occhio per comprendere l’effettivo trascorrere del tempo e l’evoluzione della giornata.
Nel 1961 Breitling realizzò un cronografo Navitimer referenza 809 in versione 24 ore e lo registrò con il nome "Cosmonaute" presso l'ufficio svizzero dei brevetti. Nello stesso anno Breitling ha anche fornito al tenente comandante Malcom Scoot Carpenter il suo orologio “Navitimer Cosmonaute” utilizzato poi nel 1962 durante il programma Mercury della NASA; il Breitling Cosmonaute Navitimer referenza 809 è stato indossato durante la missione Mercury 7 nel maggio di quell'anno, orbitando intorno alla terra 3 volte durante un volo spaziale durato 5 ore.
Malcom Scoot Carpenter portò in volo il Breitling Cosmonaute Navitimer referenza 809 durante la missione NASA denominata “Mercury-Atlas 7”, nella navicella spaziale chiamata Aurora 7, che purtroppo, a causa di una serie di malfunzionamenti, al rientro sulla terra, ammarò a 400 chilometri dal punto di arrivo previsto, e restò a lungo in mare; il pilota e la navicella furono poi recuperati assieme al “Breitling Cosmonaute Navitimer”.
La missione Mercury 7 è stata il primo e l'unico viaggio del “Cosmonaute” nello spazio; l’orologio, dopo essere stato sommerso nell'Oceano Atlantico, durante il recupero dallo “splash-down”, subì gravi danni per la lunga esposizione all’acqua e alla salsedine del mare.
L’orologio della missione fu restituito alla Breitling dalla NASA per l'esame, e da qui se ne sono perse le tracce; immaginiamo sia stato conservato nella raccolta privata di Willy Breitling. Di fatto la sua collocazione è stata sconosciuta fino al 2022, dove ha fatto la sua comparsa a Zurigo, in occasione del lancio del nuovo Navitimer Cosmonaute, per celebrare il 60esimo anno della nascita del Cosmonaute.
All’astronauta Malcom Scott Carpenter fu donato da Breitlin un nuovo Navitimer Cosmonaute, in sostituzione del suo orologio Navitimer Cosmonaute, rovinosamente danneggiato nell’ammaraggio della navicella spaziale Aurora 7.
Nonostante ciò, la missione spaziale fu un successo e tale successo ha cementato il posto del Cosmonaute nei modelli Breitling di alta gamma e il risultato d’immagine prodotto è stato utilizzato nelle attività promozionali di Breitling per tutti gli anni '60.
Nel 1968 una nuova versione del Cosmonaute era stata messa in cantiere, e siamo agli anni del nostro Breitling Cosmonaute Chrono-Matic, questa volta con una cassa più robusta; il Cosmonaute Chrono-Matic è stato prodotto sia in versione automatica che manuale; il nostro in questo caso è un automatico con il calibro Breitling 14; il Cosmonaute con movimento a carica manuale continuò a essere prodotto con il calibro 178 di Venus, lo stesso calibro portato in orbita dalla NASA nella missione MERCURY 7 del 1962.
Il vostro occhio attento di lettori e appassionati di orologeria vintage avrà certamente notato che, per il nostro Breitling Cosmonaute Chrono-Matic, la corona è sul lato sinistro della cassa, in questo caso per l’automatico, e sul lato destro per il carica manuale; per evitare di dover fabbricare due casse diverse, queste sono state forate su entrambi i lati e una spina di plastica nera è stata inserita in un lato della cassa o nell'altro, a seconda che l’orologio montasse il movimento a carica manuale o automatico.
Un dettaglio tecnico interessante di questo calibro, lo vedete nell’ultima foto delle slide, è il modo in cui viene implementata la lancetta delle 24 ore; un pignone secondario è montato sopra la normale ruota dei minuti, orientata per ruotare la ruota di 24 ore una volta al giorno.