- MarcaISO
- ModelloISOSPORT
- Anno1959
- Cilindrata125
- ColoreGrigio
- DocumentiSi
- Iscritta al registro storicoNo
- FunzionanteSi
- StatoRestaurata
- Codice #50046
ISO, ISOSPORT
€6'250,00
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Con il marchio Iso nel 1953 viene prodotto un modello denominato Isosport, evoluzione in chiave prettamente sportiva della prima Isomoto di cui mantiene il motore di 125cc a 2 tempi con cilindro sdoppiato e marmitte ad espansione, un'autentica novità per l'epoca. Alla messa sul mercato la ISOSPORT fu accreditata per una potenza massima di 7,8 CV ed una velocità di 105 Km/h; divenne una delle più brillanti moto leggere della sua epoca. Restaurata ed in condizioni ottime.
QUESTA MERAVIGLIA MONTA IL MOTORE A DOPPIO PISTONE A CICLO ISO
Riteniamo utile premettere una breve spiegazione del principio su cui è basato il motore a due tempi detto a cilindro sdoppiato o meglio a doppio pistone, che costituisce una categoria tutta speciale nel campo dei motori a due tempi; questa soluzione riunisce i pregi di semplicità costruttiva dei motori a due tempi con la economia di consumo del motore a quattro tempi.
NEI MOTORI A 2 TEMPI ad 1 solo pistone e distribuzione a 3 luci, è noto che le luci di scarico sono sempre più alte di quelle del travaso o lavaggio. Ne consegue che, poiché lo svuotamento dei gas combusti avviene quasi totalmente durante la prima parte del tempo totale di apertura, i gas freschi hanno sempre la possibilità di sfuggire in quantità più o meno notevole attraverso lo scarico; questo fatto è aggravato altresì per essere la luce di scarico ancora aperta quando il travaso è già chiuso. Al momento dell'accensione si ha quindi nel cilindro una mescolanza di gas freschi e di gas combusti che non furono espulsi.
Queste sono le ragioni principali per cui i motori a due tempi, non a cilindro sdoppiato, hanno generalmente un consumo piuttosto elevato e non conviene con essi raggiungere regimi molto elevati, se si debbono mantenere ridotti i consumi.
Innumerevoli tentativi sono stati fatti per ottenere un miglioramento delle condizioni di funzionamento dei motori a due tempi, praticamente un solo sistema ha avuto successo e si è affermato, e precisamente é il caso del
MOTORE A DOPPIO PISTONE (O A CILINDRO SDOPPIATO del nostro ISOSPORT
Questo tipo di motore, costruito dalla ISO, ha la distribuzione corretta.
Nella fig. 4a è dimostrato lo svolgimento delle fasi; in (4b) e (4c) si nota che il pistone, che comanda l'apertura e la chiusura delle luci di travaso, si muove con un certo ritardo, tanto nella discesa che nella salita, rispetto a quello che comanda lo scarico e l'aspirazione. Avviene che i cosiddetti diagrammi di apertura e chiusura non sono simmetrici bensì corretti nel senso che:
- L'inizio dello scarico avviene con notevole anticipo rispetto all'inizio del travaso. (Figura 4b).
- La chiusura dello scarico avviene ancora con anticipo rispetto alla chiusura del travaso. (Figura 4c).
- L'aspirazione rimane aperta più a lungo durante la salita del pistone (fase di aspirazione nel carter) che non durante la discesa del pistone (fase di compressione nel carter), Figura 4a.
Le conseguenze sono le seguenti:
Per effetto delle caratteristiche 1) e 2) si ha migliore vuotamento dei gas combusti, minore rimescolamento di questi con i gas freschi, e viene praticamente annullata la fuga di gas freschi. Per effetto della caratteristica 3) si ha minor rifiuto di miscela al carburatore. Il risultato di tutto ciò è un riempimento migliore e quindi un maggiore rendimento termico, maggiore potenza specifica e minore consumo in confronto ai motori a due tempi normali e questo è ottenuto in maniera molto semplice, senza organi speciali di comando e con una quantità minima di parti in movimento.
Questo motore consente anche una notevole regolarità di marcia a regimi ridotti e possiede la caratteristica di avere una forte coppia motrice anche ai regimi più bassi e quindi un forte tiro in salita e in ripresa.
Ha il funzionamento al minimo molto regolare senza la tendenza a marciare come si dice a « 4 tempi » ossia a perdere colpi.
Il consumo delle candele è particolarmente ridotto.
Ecco spiegati i motivi (o meglio, le motivazioni) che hanno portato alla realizzazione di questo curioso motore.
Ed ecco nella figura 8 il manovellismo attorno al quale (è il caso di dirlo) ruota il motore ISO:
Il motore in questione non era comunque esenti da difetti: ad esempio il pistone posteriore era soggetto a surriscaldamento, "coperto" com'era da quello anteriore; la singola candela, su una camera di scoppio così ampia, non garantiva una accensione "simmetrica" della miscela iniettata, ma questi difetti erano compensati dal maggior rendimento.
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Oggetto: ISO, ISOSPORT