- TipologiaLibreria modulare (2 mod.)
- Datazione1960 ca
- StileNordico
- ProvenienzaVicenza, Italia
- MaterialiLegno, Ferro, Ottone
- ModelloCielo/terra
- Stato conservazioneConservato
- Larghezza 168 cm
- Profondità 42 cm
- Altezza 295 cm
- Codice M10073
Libreria modulare (2 mod.) del 1960 ca, Vicenza, Italia
Attenzione!
Questo articolo è stato riservato e non è possibile acquistarlo o prenotarlo.
Questo articolo è stato riservato e non è possibile acquistarlo o prenotarlo.
La genesi della libreria
Nelle tabernae librariae dell’antica Roma (luoghi adibiti alla vendita di libri) erano presenti le prime forme di librerie definite “loculamenta, foruli, nidi, capsae”. Uno stato embrionale della libreria, poiché questi armadi di forma parallelepipeda contenevano più fascicoli rilegati che libri veri e propri, oltre ad ospitare anche altri oggetti. Erano dei mobili semplici, poco ornati, dove i plichi venivano riposti l’uno sopra l’altro, con il dorso rivolto verso l’interno.
Nel medioevo i luoghi deputati alla conservazione dei libri, essendo ancora beni rari e preziosi, erano i monasteri: gli amanuensi ricopiavano e custodivano i manoscritti più importanti dell’età classica. I volumi venivano riposti in armadi o su tavolette a muro e in seguito vennero collocati in vetrinette e scrittoi.
Fu grazie all’invenzione della stampa nel XV secolo che i libri cominciarono ad introdursi nelle case private. Le famiglie più abbienti possedevano diversi volumi e sentirono l’esigenza di un vero e proprio mobile adatto ad ospitare le loro collezioni. Nacque così il mobile libreria, che aveva all’epoca anche una funzione di status symbol.
Dalle librerie dalle forme spesse e tondeggianti dell’Art Decò francese siamo giunti a librerie moderne, dal design essenziale e versatile.
Forse la rivoluzione è iniziata in Germania nel 1930, quando Marcel Breuer inventa una libreria mai vista prima, che ha magri montanti in tubolare d’acciaio e ripiani sottili. Solo dieci anni dopo l’italiano Franco Albini sfiderà la legge di gravità con la libreria Veliero, creata per la sua casa di Milano. Riprodurre quel modello ed esporlo al Salone del Mobile 2011 è stata la sfida dell’azienda Cassina.
Passiamo agli anni ’50, che assistono alla rivoluzione del componibile . Il primo sistema modulare è firmato Ignazio Gardella (Elegie) e fa parte ancora oggi della collezione Atelier di Misuraemme. Da allora centinaia di “nonne di Ikea” hanno popolato le case di chiunque, facendo compagnia a chi ha scelto di prendersene cura.
Fonte: https://www.arredamente.com/design-librerie-cult-storia/
Separé 4 pannelli con arazzo ricamato del Fine '800 in , Inghilterra
Tavolo da falegname del 1930 ca in , Italia
Richiedi informazioni
Oggetto: Libreria modulare (2 mod.) del 1960 ca, Vicenza, Italia