Come forse alcuni sapranno, un tempo, nelle fasi successive della sua carriera di scrittore, Ernest Hemingway pare abbandonò le macchine da scrivere di fabbricazione americana (Royals in particolare) per usare la svedese Halda.

I collezionisti paragonano la Halda alla 60a mazza da fuoristrada di Babe Ruth, ad arco e freccia di Toro Seduto, al manoscritto di Jack Kerouac di On the Road , all'abito Happy Birthday Mr President di Marilyn Monroe o al Maltese Falcon - "La materia di cui sono fatti i sogni".

Ha una tastiera QZERTY e, sebbene sia stata prodotta in Svezia, è stata commercializzata attraverso la società italo-francese Lagomarsino.

L'elegante sottoscocca, replicato da molti altri marchi, è stato progettato da Carl Malmsten, grande designer svedese di interni e mobili, architetto e, per volere del re e per suo decreto, professore.
Malmsten ha disegnato pezzi belli ma altamente funzionali ed intramontabili, che trasmettono sensazioni di unificata armonia, con un piacevole senso di calore. La macchina da scrivere portatile Halda, considerata un classico esempio ddella sua filosofia progettuale, arriva al culmine del  suo "periodo d'oro".

L'azienda Halda prende il nome da una contrazione del cognome del fondatore:

- Ha mmar l un d ( a ) -

Fu fondata a Svängsta da Mörrumsån a Blekinge, nel sud della Svezia, nel 1887 dall'orologiaio Henning Hammarlund, laureato nel 1880 all'Accademia di orologeria di Ginevra. Hammarlund è nato a Varalöv il 30 dicembre 1857.
Come Camillo e Adriano Olivetti, anche Hammarlund nutriva un interesse paterno per il benessere dei suoi lavoratori, preoccupandosi del loro alloggio e della vita sociale al di fuori del luogo di lavoro.